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Le liste di attesa - Risposta del Prof Veronesi

Il Prof. Renato Cimino chiede al Prof. Umberto Veronesi un parere sul problema delle liste di attesa:



Prof Cimino:



Caro ed illustre Collega,
il problema delle liste d'attesa è particolarmente grave quando concerne pazienti affetti da malattie severe come quelle onco-ematologiche.
Infatti l'attesa prolungata di un trattamento radiante ,di una cura chirurgica o farmacologica di alto spessore, di un accertamento speciale ,può mettere a repentaglio la vita del malato .
Infatti può accadere che la malattia neoplastica , a causa del ritardo diagnostico o terapeutico ,prenda ,nel frattempo, talmente il sopravvento da renderla praticamente incurabile.
Una soluzione razionale della problematica sarebbe la regionalizzazione delle liste d'attesa per avviare i malati nel presidio regionale disponibile ed evitare viaggi della speranza ,spesso inutili ,costosi e dolorosi nonchè ritardi intollerabili d'intervento .
Vorrei sapere il suo illuminato parere in merito".



Risposta del Prof Veronesi:



Caro Renato, il problema è molto complesso ed è uno dei nodi più intricati del SSN, che richiede interventi radicali. Come ministro della Sanità io avevo proposto un cambiamento che tuttora mi pare strategico: la diagnostica va distaccata dalla terapia e portata interamente sul territorio. In grandi e attrezzati poliambulatori di zona, che potrebbero effettuare le visite specialistiche e gli esami diagnostici lasciando liberi gli ospedali di dedicare tempo, uomini e risorse alle attività di ricovero e agli interventi chirurgici. Inoltre, per sfoltire le liste d?attesa dalle visite e dagli esami che non servono, occorrerebbe anche definire i criteri con cui si prescrivono gli accertamenti diagnostici. Quanto alla regionalizzazione, va detto che l?autonomia delle Regioni nel campo della Sanità non deve diventare un sistema di barriere contro i malati. Se la ?devolution? si chiuderà nel gioco degli egoismi regionali, non solo tramonterà il modello di servizio sanitario solidale che ha fatto degli Italiani uno dei popoli più longevi del mondo, ma tramonterà l?etica stessa della Medicina.
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Fonte: Corriere della Sera > Forum > L'oggi e il domani della ricerca

08/07/2008